Io so

Io so.
Io so che provate un irresistibile impulso a diffondere la vostra opinione emarginata, marginale, dissenziente, controcorrente e gia’ scritta da Noam Chomski; il quale, che mi risulti, non e’ affatto in galera ed e’ anzi libero di pubblicare le sue stronzate.
E se si scoprisse nelle prossime ore che a colpire la citta’ piu’ liberal di America, con la piu’ alta concentrazione di Universita’ al mondo, nel giorno di Patriots Day, sia stato qualche gruppetto di nazisti dell’Ilinois, KuKluxKlan e/o suprematisti bianchi, anche in questo caso, oltre alla soddisfazione di veder confermate le vostre teorie (che chissa’ come mai convincono solo voi), vorrete raccontare che e’ stata la CIA, o l’FBI, o il Mossad, o qualche struttura paramilitare segreta creata da loro, e fatta sparire dopo la bomba, e di cui solo voi siete a conoscenza.
Lo so, ripeto, che avete il desiderio, la passione, forse il bisogno di scrivere tutto questo, perche’ siete idealisti, animati da nobili ideali e siete persone sensibili al dolore del mondo, mica come il resto dei comuni mortali, che se sono feriti sanguinano [cit.] e si incazzano anche.
So tutto questo.
E proprio perche’ lo so, non ho bisogno di leggerlo. Siete liberi di scriverlo altrove.

 E di andare a fare in culo.

Questa e’ una canzone che oggi, per motivi comprensibili, non mi esce dalla testa. A Boston ho vissuto e lavorato. Boston e’ una gran bella citta’.