Gli ebrei sono una percentuale piccolissima della popolazione mondiale. Eppure sono presenti in alta percentuale tra [pronti? via!] premi Nobel, registi, fondatori della psicoanalisi, femministe ecc ecc … e anche fondatori e ispiratori del punk. Malcolm McLaren, i Ramones, Chris Stein, Lenny Kaye, Nina Hagen, Richard Hell ecc. ecc. e anche Lou Reed, di cui si parla in questi giorni. Tutti ebrei. E’ una faccenda interessante
Ci sono teorie p.es. sul fatto che tutti questi artisti ebrei utilizzassero iconografia (anche) nazi per un gioco di simboli molto sofisticato: se dell’antisemitismo non ci si puo’ sbarazzare, lasciate che me lo gestisca io. E c’e’ anche chi osserva che la generazione di musicisti ebrei nata artisticamente dopo la Guerra dei Sei Giorni e la riunificazione di Gerusalemme e’ la prima generazione di artisti ebrei che non ha piu’ paura del mondo esterno, non sente piu’ il bisogno, come Bob Dylan, di mimetizzarsi cambiando nome.
Puo’ essere. Certo sono faccende che fanno rosicare parecchio quelli che identificano l’ebraismo con “una legge scolpita nella pietra”, che sognano un mondo senza Israele e che quando parlano di musica ebraica intendono un concerto di Moni Ovadia ospite dei francescani. Cosi’ puro, cosi’ autentico.
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potrei aggiungere che di fumettisti ebrei ce n’è a sfare. e sono pure gente di calibro massimo (Will Eisner, Stan Lee, Art Spiegelman tanto per vincere facile. anche Neil Gaiman ha un nonno ebreo).
Mi hai battuto sul tempo, diamine. Non riesco a ricordare padri (ci sono poche madri, ahimè) dei maggiori supereroi che non siano ebrei. Stan Lee (cioè Stanley Lieber) e Jack Kirby (Jacob Kurtzberg) che hanno messo in piedi mezza Marvel, Bob Kane (Robert Kahn) e Bill Finger che sono dietro a Batman, Jerry Siegel e Joe Shuster che hanno avuto l’idea di Superman. Non so se Steve Ditko sia ebreo, ecco, ma sarebbe un po’ solo. Poi c’è Will Eisner che ha inventato l’idea di “graphic novel” con “A Contract with God”…
Marvel e Mattel sono due creazione ebraiche, ambedue reazioni allo stereotipo dell’ebreo mingherlino (che sogna di essere Superman) e della donna ebrea scarmigliata e petulante (che sogna di essere Barbie)
Penso che non ci sia nulla da stupirsi,la cultura Ebraica che fa della conoscenza della propria storia e della propria religione una linea guida della propria esistenza formerà mediamente persone più preparate dando la possibilità a più persone di emergere,d’altronde è difficile essere un medico all’avanguardia se nasci in mozambico e la tua cultura di riferimento è l’animismo…certo,non è impossibile,solo, molto improbabile.