Inizierei ad avere le scatole piene di articoli in cui il giornalista americano liberal ed ebreo, racconta di come il suo amico rabbino, anonimo ma sempre maschio, prova una incredibile angoscia nel parlare di Israele durante le feste perche’ nella sua anomima sinagoga, che non si sa dove sia, la maggioranza assoluta anzi assolutissima dei partecipanti al culto disprezza profondamente Netanyahu e ama, anzi adora alla follia Obama ed ha imparato a memoria il testo dell’accordo con l’Iran e insieme, unanimemente (e’ ben strana ‘sta sinagoga dai numerosissimi iscritti in cui tutti sono d’accordo, ci credo che rimane anonima, tutti quelli che lavorano nel mondo ebraico vorrebbero visitare un posto cosi’) ha deciso che e’ Torah miSinai.
E siccome sono gia’ cinque o sei prestigiosi opinionisti che raccontano questa storia, a me viene il sospetto che siamo di fronte a un caso in cui un anonimo rabbino ha un sacco di amici giornalisti e passa il tempo a coltivare pubbliche relazioni con la stampa (chissa’ cosa ne dice la sua comunita’) in lunghe telefonate che cominciano con: “Ciao sono Rabbi XYZ, stai anche tu soffrendo per i palestinesi?”. E’ un’ipotesi.
L’altra ipotesi e’ che ci siano giornalisti ebrei liberal che, invecchiando, hanno scoperto di aver sbagliato tutto e che avrebbero dovuto scegliere di diventare rabbini e non giornalisti. E quindi ci regalano il sermone che avrebbero voluto ascoltare questo Rosh haShana. Identico a quello dell’anno scorso. E dell’anno prima. E dell’anno prima ancora. Un sermone che dice cosi’: “I giovani ebrei sono idealisti e progressisti, il governo di Israele e’ di destra brutto e cattivo e la prossima generazione di ebrei americani abbandonera’ il sostegno ad Israele ma possiamo ancora salvarci se aiutiamo Abu Mazen a creare un ventiquattresimo Stato arabo in Medio Oriente, con la Sharia come fonte del diritto ed un governo dittatoriale”. A parte le idee completamente sballate ed il distacco dalla realta’ -che dopotutto sono comuni a molti rabbini- avete presente che noia sentire questa roba tutti gli anni? Per fortuna Thomas Friedman, Roger Cohen, Jeffrey Goldberg ecc. ecc. han scelto di fare i giornalisti.
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Da queste parti la si chiama “La sindrome del Tondello” se non sbaglio…
Mah, si’, e’ una favola che il Tondelli e suoi si ripetono da quando erano nei boy scout.
Le menti migliori dell’ebraismo occidentale sarebbero stufi marci dell’espansionismo israeliano e del nazionalismo sionista. In effetti e’ una leggenda che girava gia’ in URSS negli anni Cinquanta. Intanto l’URSS e’ finito e Israele e’ ancora li’.
Il Tondello e quelli come lui se la ripetono per far credere a chi legge che ci hanno degli amici ebrei che la pensano come loro e che quindi non possono essere antisemiti. Solo che questi ebrei non antisemiti ma antisionisti rappresentano solo se’ stesso da giovani. Poi crescono.
BTW attualmente l’iniziativa del mondo ebraico che ha maggior successo tra i giovani americani e’ il Birthright, non le veglie per la Palestina.
Certe bugie sono molto piú tenaci dell’evidenza.
Sono dogmi di tipo religioso (“gli ebrei sono ipocriti! gli ebrei sono troppo potenti!”) cosa vuoi che ci possa fare l’evidenza.
Niente: l’evidenza è inerme di fronte al dogma e all’ignoranza.
A costo di passare per complottaro: c’è una propaganda da parte della sinistra di tutto l’occidente che farebbe impallidire quella nord coreana, sui più disparati argomenti. Non importa che la realtà contraddica le loro tesi, che certi esemplari esistano solo su certa stampa il messaggio che deve passare è: lo vogliono anche gli ebrei buoni. Ne conosco diversi per lavoro e perché ne amo una, ma manco uno buono.
Vede? Nella sua ottusità fanatica non ci arriva, ma è un bene che ci siano molti ebrei che non siano d’accordo o che disprezzino apertamente lo stato criminale e coloniale di Israele. Un duro colpo a quelli che nascondono il loro razzismo verso gli ebrei (ma quasi sempre anche verso neri, zingari, ecc.) come legittima critica allo stato abusivo.
molti?
Stato abusivo?
Orwell era un dilettante, davvero.
Molti e abusivo. Molti perchè tutto sommato gli ebrei americani votano sempre democratico e si tengono a debita distanza dalle scimmie analfabete del partito repubblicano. Abusivo perchè nato contro il parere degli unici che avevano diritto di decidere del futuro della Palestina nei primi decenni del Novecento, vale a dire quelli che erano in Palestina nei primi del Novecento.
Molti, mica tanto. Democratici o meno, come ho scritto, i giovani ebrei fanno il Birthright.
Facciamo che la prossima volta leggi, eh?
Ah, non approvo piu’ i tuoi messaggi, cercati qualche altro posto in cui (non) sostenere le tue (pallosissime ed infondate) opinioni, tipo quella dell’ “abusivo”.