C’è questo signore chiaramente mediorientale, che incrocio ogni mattina portando mio figlio a scuola, da qualche mese. Mi saluta ogni volta per primo, è sempre sorridente. E va bene -penso- sarà un musulmano particolarmente gentile, a cui non piace l’idea di essere in una perenne guerra con noi cugini ebrei; magari è un musulmano sionista (ce ne sono). O forse, ho pensato ultimamente, sta pensando a una qualche alleanza tra stranieri in questi tempi di Brexit, vai a sapere.
Comunque lo vedo anche stamattina. Porta il bimbo in classe, ci incrociamo, mi sorride, e mi dice: “Scusi. Era tanto che volevo chiederlo. Ho una domanda. Lei è un rabbino, giusto?”
“Sì, certo. Posso essere utile in qualche modo?”
“Come dico, volevo chiederlo da tanto tempo” parla in fretta, l’accento da inglese vira verso l’arabo, sento che sta tirando fuori qualcosa di nascosto “Vengo dallo Yemen. E mio nonno mi diceva che non è che siamo musulmani come gli altri. E quando ero piccolo, mi ricordo, mi parlava di Israele, di familiari che abbiamo in Israele… Ecco, io sono musulmano, almeno credo, ma ecco, vorrei capire…”
“Yemen?” dico, quando fa un attimo di pausa “che città?”
“Sana’a” mi dice.
Ho sentito una strana vertigine. Gli dico di venire a trovarmi in ufficio, gli passo il biglietto da visita, mi ringrazia, sorride, dice “Perché a questo punto della mia vita, voglio capire chi sono, voglio capire perché tutto quello che è ebraico, anche Israele, sento che… persino Israele, dico, con tutto il male che sono costretto a sentire…”
Mi sono ripreso dalla vertigine, gli stringo la mano, dice che mi chiamerà, deve andare, deve portare a scuola l’altro figlio, anche io devo andare. Sono ovviamente contento. Non sarebbe la prima persona che aiuto ad intrecciare di nuovo il filo rotto per una o due generazioni.
Mi viene in mente che ieri in Israele si è reso onore agli ebrei di Sana’a, e a molte altre tessere di quel terribile mosaico che è la tragica fine delle comunità ebraiche nordafricane, mediorientali e persiane. E ci sono i fessi che parlano di coesistenza felice. E vorrebbero distruggere Israele, l’unico posto dove questa gente ha trovato un tetto da mettere sopra la testa. Peggio, vorrebbero trasformarlo in una dittatura araba come le altre, con gli ebrei di nuovo ridotti a cittadini di seconda categoria. Il tutto, beninteso, in nome di nobili ideali di laicità, uguaglianza e giustizia.
A proposito: camminando verso la sinagoga vedo una signora che indossa la kefiah. E’ ovviamente bianca e completamente inglese. E ha le idee chiare, e crede nei predetti nobili valori e magari, chissà, impiegherebbe pure la violenza per imporli.
-
Articoli recenti
Commenti recenti
nahum נחום su Ebrei che controllano i m… Paolo M. su Ebrei che controllano i m… nahum נחום su L’antisemitismo e i pove… Anonimo su L’antisemitismo e i pove… nahum נחום su Ebrei che controllano i m… Archivi
- dicembre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- ottobre 2010
Categorie
Meta
La nostalgia che dà dolore, come lo capisco!
Ricordo male o hai la cittadinanza inglese?
non ancora
Magari non dico niente di nuovo, ma parlando di ebrei e paesi arabi, consiglio di leggere Georges Bensoussan “Juifs en pays arabes : le grand déracinement 1850-1975”.