In Marocco è diventato possibile fare apostasia dall’Islam senza subire conseguenze. Come conseguenza della massima autorità religiosa del Paese, il Marocco diventa l’unico Paese arabo, e forse l’unico Paese musulmano, in cui la apostasia non viene (più) punita. Per gli affezionati alla separazione tra religione e Stato, ripetiamo che si tratta di una decisione presa dalle autorità religiose, dopo un dibattito a colpi di citazioni del Corano e della giurisprudenza islamica, non di Voltaire o Dawkins. Il diritto a cambiare religione è uno dei capisaldi della modernità, e anche se in Europa non si può dire si sia completamente affermata (non ci sono cattolici che diventano protestanti in Irlanda del Nord). Se la decisione venisse imitata in altri Paesi arabi, si potrà ben dire che gli ulema marocchini hanno iniziato una rivoluzione. Provate a immaginare le conseguenze. L’Islam che cerca di attrarre proseliti e mantenere credenti al proprio interno, senza ricorrere alla forza delle armi, ma sottolineando il molto di buono che ha da dare e da dire. Gli estremisti modello Fratelli Musulmani privati di approvazione religiosa e considerati dalla maggioranza dei musulmani, non più dei guerrieri ma alla stregua dei lefebvriani o dei ragazzi dell’oratorio Valleluja (“Grazie-Signore-grazie!”): sociopatici che soffrono di patologica mancanza di autostima e che usa la religione per compensare le proprie frustrazioni sociali o sessuali.
Si trovano on line traduzioni del Talmud? Certo. Ma di solito sono traduzioni di passi selezionati e tirati via dal contesto, messe a disposizioni da nazisti, islamisti, complottisti e rossobruni sbroc sbroc. Il loro scopo, ovviamente, è cercare di convincere i lettori che il Talmud è un testo razzista, in cui si prescrive il genocidio e l’asservimento dei gentili, e che se tutti ce la hanno con gli ebrei una ragione ci sarà. Il Talmud è un testo difficilissimo che per essere studiato o compreso abbisogna di commenti e spiegazioni, che stanno perlappunto nella stessa pagina, stampate ai margini. Ed anche una traduzione del Talmud (più propriamente della Gemara, la parte centrale) senza traduzione dei commenti, serve a poco, nel senso che risulta poco comprensibile e offre poco aiuto a chi voglia contrastare la monnezza di cui sopra.
Bene. Il problema sta per essere risolto. Sefaria è un fantastico sito, dove trovate testi della letteratura rabbinica in ebraico ed in traduzione inglese, e siccome è roba della rete, vi fornisce i commenti a portata di clik. E adesso il Talmud in traduzione inglese, diventa accessibile attraverso Sefaria. Si spera che la quantità di immondizia riversata su ebrei, ebraismo ed Israele possa diminuire, il che è una gran cosa. Ma sopratutto chiunque abbia conoscenza dell’inglese, può adesso accedere alla letteratura rabbinica, senza bisogno dell’esperto che te lo spiega. Gli storici sostengono che Lutero è stato tra i creatori del mondo moderno, togliendo la Bibbia ai preti e dando alle masse il potere di interpretarla. E forse i nerd rabbini di Sefaria passeranno alla storia per la stessa ragione.
Vado a leggere su Sefaria.
Mi sfugge il senso del riferimento alla separazione tra religione e stato, è forse un male?
L’ho sempre ritenuto uno dei punti fondamentale di uno stato moderno.
Si’ e no. In UK non esiste e l’UK e’ uno Stato moderno.
Vero ma, UK a parte? Voglio dire, a me pare più l’eccezione che la regola, o sbaglio?
Non so, secondo te gli USA sono uno Stato in cui vige la separazione tra religione e Stato? Per me sì. Per i sostenitori della laicità alla francese, no.
Parliamone, in Usa i creazionisti pretendono che le loro panzane vengano insegnate a scuola come “teoria alternativa” a quella dell’evoluzione.
Per quel che ne capisco io, in America esiste la liberta’ di religione. Non ti piace la scuola pubblica? Te ne fai una privata (dove insegni le boiate creazioniste). E’ una divisione tra Chiesa e Stato in cui lo Stato non e’ contro le religioni, ma le supporta tutte senza discriminare tra una e l’altra. Essendo uno Stato fondato da dissidenti religiosi, mi sembra comprensibile.
Il confronto tra laicità dello Stato in Italia e UK è un interessante esempio di “la teoria e la pratica sono la stessa cosa in teoria, ma non in pratica.”
boh, sai che la notizia marocchina imho è una mezza bufala? Stamattina ho girato parecchi giornali/siti news marocchini e nessuno ne parla. Ho solo trovato una notizia di ottobre che parla di un gruppo “della società civile” che lamenta la “banalizzazione” dell’apostasia perché a quanto pare fino ad ora non solo non è un reato da pena di morte, ma proprio non è un reato. E’ un reato il proselitismo, ma non il convertirsi… e anche in quel caso ho trovato solo un articolo del 2005 che riporta un caso del ’94 di un processo a 10 marocchini perché avevano un programma radio in cui invitavano gli ascoltatori a diventare cristiani, 9 assolti (perché hanno fatto ammenda e sono tornati ad essere buoni musulmani) e un “ostinato” che si è fatto 3 anni di carcere… sicuramente troppi ma: caso praticamente unico (sono sicuro che dal 2005 non è più avvenuto nulla del genere) in oltre 22 anni. Peraltro sono strasicuro che anche in Turchia non sia un reato convertirsi (conosciuto personalmente più di un caso, se vuoi ti racconto tra qualche giorno).
Temo abbia ragione Finrod. In effetti, a leggere il curriculum dell’autore dell’articolo di moroccoworldnews linkato, non sembrerebbe esattamente un giornalista professionista…