Avviso. Ho le scatole piene. Ogni volta che incrocio contemporaneisti che dovrebbero insegnare agli studenti italiani la storia del Medio Oriente, resto stupefatto dalla loro abissale ignoranza.
Non sanno nulla sulla storia del Beitar, il movimento di cui hanno fatto parte Elie Wiesel e Simon Wiesenthal.

Kolbuszowa, cittadina provinciale della Polonia orientale, più vicina al confine ucraino che a Cracovia. Persino lì, nel 1936, c’era un gruppo del Beitar. Ci sono giovani intellettuali, aderenti ai gruppi di difesa paramilitari e persino due ultraortodossi con i riccioletti. Camicie nere, io non ne vedo.
Accademici che dalla cattedra straparlano di “palestinesi laici”, manco i palestinesi fossero l’unico movimento nazionalista arabo che divide tra Stato e religione come nemmeno i giacobini francesi. Spacciano i pogrom degli anni Venti, guidati dal Muftì di Gerusalemme, autorità religiosa per quel che mi risulta, per movimenti nazionalistici…
Non dico che si debba condividere il punto di vista della storiografia israeliana. Io stesso ho studiato Storia del Medio Oriente al King’s College e non che tutti i docenti fossero sionisti, anzi! Ma almeno avevano letto i libri di Yakov Katz, autore del programma di storia per le scuole di Israele. Il punto di vista istituzionale sul sionismo sta espresso lì. O la Storia di Israele di Howard Shachar. O magari Le Origini del Sionismo di David Vital…
Chiedo agli esimi ordinari italiani cosa conoscono e mi vengono fuori con bibliografie che sembrano preparate dal Comintern, contano i peli del buco di c… di ogni leader del Bund ed ignorano che nel Ghetto di Varsavia sono morti più militanti del Beitar che sionisti socialisti.
Anni ci fu chi riuscì a mandare in libreria una antologia di pensatori sionisti che non nominava nemmeno Rav Kook o Jabotinsky, cioé gli ispiratori di tutti i partiti di governo in Israele dal 1977 ad oggi. Una frode intellettuale ma anche politica. Perché poi quei governi, tutti, vengono ogni volta sbrigativamente definiti, sulla base di una ignoranza abissale della loro storia e della loro ideologia, “il governo più di destra della storia di Israele”. Che a furia di svolte a destra avrà pure fatto un giro completo, questo governo di Israele…
I fatti. Cazzo, i fatti! Siete degli storici, considerate i fatti!
Poi tornate pure nel vostro Universo parallelo, dove Israele è una Repubblica socialista in potenza ed un complotto della CIA ha ucciso Rabin il pacifista e bolscevico, per fermare un processo di pace che si stava attuando grazie all’Internazionale comunista. E se non fosse stato per i cattivi neocon e gli evangelici che hanno votato Bush. adesso ci sarebbe la pace e la Palestina sarebbe la Bulgaria, comunista anch’essa, in pace con Israele. Continuate con le vostre fantasie, ma chi ve le vuole togliere, meglio queste socialdemocratiche versione allucinata con colonna sonora di Moni Ovadia, piuttosto che quelle sui sionisti che hanno collaborato con i nazisti (che dalle vostre ideologiche parti si dice anche quello).
Ma prima leggete, documentatevi, istruitevi… Siete pagati per quello, non per concionare sul Medio Oriente di oggi.
Beh, se prendiamo la destra di Begin (considerato un terrorista bombarolo) notiamo che è quella che iniziò una politica di concessioni agli stati arabi in cambio di pace. Fu lui a restituire il Sinai agli Egiziani, altro che Rabin.
C’è una bella biografia di Begin, se capisci l’inglese te la consiglio https://www.amazon.com/Menachem-Begin-Battle-Israels-Encounters/dp/0805243127
il libro me lo segno. Abbiamo tutti le nostre idee fisse, ma quando si parla di Israele (o di ebrei) questo atteggiamento è veramente portato a livelli estremi, molti sembrano mettere il cervello in un cassetto prima di iniziare a discutere di questi argomenti, per rimetterselo in testa solo quando si passa ad altro.
Vedo solo ora questo post.
La domanda me la pongo da diversi anni: ma questi personaggi che (stra)parlano del Medio Oriente, lo saprebbero indicare su una carta geografica?