Yesh li sheilah יש לי שאלה

Lì sopra c’è scritto Ho una domanda. E la domanda mi viene dopo aver ascoltato per la millesima volta la accusa di mancanza di integrità intellettuale contro i movimenti ebraici non ortodossi. Sembra essere una specialità dei rabbini ortodossi appena insediati. C’è sta cosa che nei primi mesi della loro attività entrano in una specie di Torquemada Ego Trip e si mettono a cercare tracce di eresia fuori dalla loro sinagoga.

Ordunque il rabbino della sinagoga di West End di Londra, che appunto è in carica dal maggio 2016 (auguri, passato il primo anno!) ha preso il microfono della prestigiosa BBC Radio 4. E ha raccontato al mondo che gli ebrei Reform sono intellettualmente disonesti e che le correnti non ortodosse dell’ebraismo (la maggioranza degli ebrei, per intenderci) praticherebbero una forma di “spiritualità da supermercato”.

Nel senso che noi prenderemmo dalla religione quel che fa comodo aka soddisfa il nostro ego e getteremmo via le parti non congeniali. O, si dice in Italia, difficili. Perché i Reform scelgono sempre la strada troppo comoda. In Italia anche gli ebrei hanno assorbito il concetto cattolico secondo cui l’autentica spiritualità si manifesterebbe attraverso uno stile di vita scomodo o il numero di fioretti e rinunce che uno, o più spesso una, compie.

Ecco, io a questo punto avrei una sheilah, una domanda per gli amici ortodossi.

Facciamo un esempio assolutamente di fantasia, una situazione assurda mai capitata. Ploni Cohen è iscritto a una sinagoga ortodossa, e di Shabbat sa che per gli ortodossi non si guida l’auto. Però tutti gli Shabbat, e vi prego di non offendervi come ripeto è una situazione del tutto ipotetica e fittizia, Ploni prende la macchina, guida fino in centro, parcheggia la macchina a due isolati di distanza dalla sinagoga e finge di essere arrivato in sinagoga a piedi, così può avere la sua prima alyah a Sefer (è un Cohen, il signor Ploni).

Ora, in questa situazione assolutamente ipotetica e fittizia, che ripeto come sappiamo tutti non si verifica mai, possiamo affermare che Ploni Cohen è giusto un filino intellettualmente disonesto?  Che manca di coerenza e che si permette di decidere da solo quali sono le mitzvot da osservare e quali no?

Badate, e ci tengo a ripeterlo: si tratta di un caso assolutamente inventato, ipotetico e fittizio! Sappiamo bene che i rabbini ortodossi sono bravissimi a mantenere alto il livello di osservanza delle mitzvot nelle loro sinagoghe e quindi hanno tutti i diritti di criticare noi che ci permettiamo di scegliere con criteri umani in quella che è materia divina e che in questo modo squalifichiamo la halachah!

Tra l’altro noto che la sinagoga ove lavora il rabbino in questione è la bella e prestigiosa West End Synagogue che, mi dicono le carte, sta a Baywater. Laddove la maggioranza degli iscritti alla sinagoga vive, come la maggioranza degli ebrei londinesi, nella zona settentrionale della città.

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E quindi vedo qui che sono tipo tre ore a piedi se uno vuole raggiungere la sinagoga senza rompere le regole di Shabbat come decise dalla halacha ortodossa. Una bella scarpinata settimanale da fare sia all’andata che al ritorno, sia venerdì sera che Sabato mattina.

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Vero è che la lettura della Torah,  dice il sito della sinagoga  è grossomodo alle 10.00. Vuol dire che prima delle 10.00 il minyan non è richiesto

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Ma che vi devo dire, si resta comunque impressionati. Voglio dire, in questa sinagoga abbiamo gente, padri di famiglia, maschi adulti sposati con prole, che ogni Shabbat mattina escono di casa alle sette in modo di assicurare un minyan di gente pienamente osservante ed ortodossa ad una importante sinagoga in centro.

Il rabbino deve essere una persona straordinaria se in così poco tempo è riuscito a ottenere dalla sua comunità un simile livello di osservanza e di integrità intellettuale.

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5 risposte a Yesh li sheilah יש לי שאלה

  1. Gan'dol ha detto:

    Ti chiedo scusa per la digressione. Mi rendo conto che oltre a essere un “caso ipotetico” il post non è focalizzato su questo aspetto, e non vorrei fare la figura dello stolto a cui indicano la luna e guarda il dito, ma non essendo ebreo, sarebbe per me difficile entrare in una diatriba tra ortodossi e riformati; però ammetto che leggendo mi è venuta una curiosità e mi chiedo se tu sapresti rispondere (anche perché, altrimenti, non saprei a chi altro chiedere): ma secondo le citate regole di Shabbat ortodosse gli osservanti non possono nemmeno farsi portare da qualcun altro? Non dico arrivare con l’autista ma, non so, un taxi o dei generici mezzi pubblici?

  2. Matanah ha detto:

    e in bicicletta? sotto la pioggia, nel freddo…brrr…ma sai che belle gambe, chi va a piedi e chi va in bici

    • nahum נחום ha detto:

      C’è stato qualche tentativo di proporre l’uso della bicicletta di Shabbat, in effetti. Poi bocciato da rabbini più intransigenti.

  3. Cristian ha detto:

    Certo che la frecciatina al cattolicesimo non te la fai mancare proprio mai.

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