Fingete di essere un elettore. Non è difficile, dai. Ora immaginate di avere davanti un candidato che vi dice Votate per me perché gli altri sono odio ed invidia, che sono vizi capitali e peccati mortali. Basterebbe questo argomento per farvi votare per il candidato? Probabilmente no. Eppure c’è chi pensa che sia un argomento vincente.
Un giorno gli storici individueranno il momento in cui la sinistra italiana si è trasformata da forza che rappresenta i proprio elettori, a superEgo che si incarica di educarli. Quello sarà anche, sospetto, il momento in cui ha iniziato a perdere consensi.
Va detto che poche ore dopo l’autore dell’articolo si è reso conto di aver scritto una serie di cazzate lagnose ed autoconsolatorie (che ad essere soddisfatti dello zerovirgola di Potere al popolo e simili, quando si aspira ad essere un Partito di massa, ce ne vuole proprio…)
Resta sempre il problema di una redazione, che pubblica senza obiezione alcuna un articolo di cui persino l’autore, da sobrio, si vergogna.
Resta da capire se il problema è la perdita di consensi della sinistra o piuttosto l’apprezzamento degli italiani per due partiti, Lega e M5s, il primo dei quali fa di xenofobia e razzismo un vanto e l’altro calderone di dilettanti volenterosi che spaziano dal complottismo alle scienze chimiche passando per “uno vale uno”.
L’ho fatto e mi ha per la prima volta disorientato al punto che è rimasta una finzione.
Da quando ho la maggiore età ho votato tranne alcuni referendum che non condividevo e le europee del 1989, quando mi trovavo all’estero. Quest’anno no.