Wrong Station è un podcast canadese. Significa che se trovate difficile l’accento inglese questo è per voi. Pronunciano tutte le erre, scandiscono le parole, non parlano mai molto veloci. Si capisce tutto senza bisogno di riascoltare nulla. Una meraviglia.
Altro punto a favore: Sono storie brevi, di una ventina di minuti circa l’una. Non connesse tra di loro da qualche tema comune, segreti complotti che affiorano in diverse puntate, sventure enigmatiche che capitano allo stesso personaggio eccetera. Solo una storia a puntata, di quelle horror abbastanza classiche ma ben scandito e ben raccontato.
I temi sono quelli che ti aspetti. Creature misteriose e assassine nei boschi del Canada. Strane luci che si accendono nella notte artica. I terribili riti praticati in un villaggio i cui abitanti sono pagani immigrati dall’Europa. Poca colonna sonora, e pressoché niente musica. Solo il piacere delle storie che muoio dalla voglia di raccontare (battuta non mia, lo dice la presentazione). I canadesi, peraltro, con l’horror ci sanno fare.