E’ l’anniversario della Kristallnacht ma quelli de IlPost preferiscono parlare dell’imene, di Piranesi e del Black Friday. E, ovviamente, di Gaza.
E qui, devo dirvi, c’è una cosa che non capisco.
La Kristallnacht, per quello che ne è seguito, è uno degli argomenti preferiti da quelli che vogliono convincersi che di uno Stato ebraico non c’è bisogno, perché quando le cose si mettono davvero male salterebbero sempre fuori i buoni e i comunisti (i due insiemi sono sempre coincidenti) a proteggere gli ebrei e quindi perché andare a portare via la terra ai poveri contadini della Galilea, che si fanno tante ingiustizie.
Quest’anno è anche un anniversario di quelli rotondi, 80 anni, che permetterebbe ai sostenitori di questo approccio, chiamiamolo per brevità cattocomunista alla Tondelli, di discettare con qualche argomento. Invece niente, nisba, silenzio.
Il Post è uno di quelle testate che ogni giorno informa sull’allarme razzismo ed antisemitismo, persino a proposito dell’Ungheria, Paese che ha mandato una Rom al Parlamento europeo e dove le sinagoghe e i ristoranti kasher non hanno bisogno della protezione polizia, al contrario della tanto laica Francia. Ma quando si tratta dell’antisemitismo che di morti ne fa davvero, niente.
Preferiscono parlare di Giovanni Piranesi. E dell’imene. E del Black Friday. E ovviamente di Gaza con anche le fotografie.
(Non ho modo di controllare, ma non credo che nella redazione de Il Post ci siano giornalisti ebrei)
il Post è una mia grande delusione, all’inizio ci ho veramente sperato, ma ormai da anni mi sono dovuto arrendere e accettare che fa schifo come il resto della sinistra (la riflessione su cosa faccia la destra la lascio per un’altro commento).
Se hai tempo da perdere leggiti l’ultima perla: se non ti va bene quando ti bruciano l’80% di campi e boschi, le serre, se ti lanciano missili o colpi di mortaio un giorno sì e l’altro no, oppure di continuo palloncini bomba mascherati da giocattoli per colpire i tuoi bambini… ebbene, se tutto questo ti da fastidio e pensi che il tuo governo dovrebbe addirittura impedirlo, ecco, è solo perché sei “intransigente” (e del Likud, certo). Mah e ri-mah.
il Post ha appena pubblicato un articolo dal titolo “A Gerusalemme ha aperto la “strada dell’apartheid””.
Il solito schifo? No, peggio, questa volta come fonte del loro articolo citano anche un noto negazionista, Michael Hoffmann.