Vorrei non parlare della porcata di Bibbiano, perché ovviamente tutti sono innocenti fino a prova contraria, e poi perché a parlar male del sistema degli affidi e della case famiglia si finisce per passare per sostenitori della famiglia tradizionale eterosessuale, e quello non sono io.
Ma, come tutti quelli che hanno messo il naso nei campi nomadi in Italia, sono venuto a contatto con lo strapotere del suddetto sistema, che a quanto pare è una specie di pianeta inesplorato, non sappiamo nemmeno quante sono le case famiglia (!) in Italia ed allora prendetevi il mio sfogo.
Non è strumentalizzazione politica. E’ che ad un certo punto la sinistra italiana si è innamorata di questa idea che la famiglia da sola non ce la fa, ci vogliono i servizi, lo Stato, ed il Comune. Gradatamente, dove i servizi funzionano perché comandano i comunisti, i servizi si sono sostituiti alla famiglia.
I servizi predetti danno lavoro. A chi? Beh, ma guardatela la formazione di chi ci lavora, in questo pianeta degli affidi e delle case famiglia. Nove su dieci si tratta di gente legata al volontariato cattolico. Mondo sul quale in Italia è pericoloso indagare (l’Italia è l’unico Paese al mondo in cui di pedofilia negli orfanotrofi non si parla mai, vero?).
Questa idea che la famiglia e l’individuo sono inadeguati e hanno bisogno di un esperto esterno è una idea molto pericolosa, non solo perché alimenta i populismi di chi, come i sostenitori del Brexit, vince le elezioni sbraitando “Ma chi se ne frega degli esperti!”.
Christopher Lasch ne aveva indagate le ramificazioni e forse è il caso di rileggerlo.